Museica è il sesto album di Michele Salvemini, in arte Caparezza, pubblicato il 22 aprile del 2014 dalla Universal Music.
Museica è un concept album di 19 tracce. Tutte le recensioni analizzate si soffermano per prima cosa sul significato del titolo, riconducendolo all’intreccio di tre parole: Musica, Museo e Sei. L’album, difatti, tratta del tema dell’Arte e le 19 tracce sono strutturate come una visita in un museo: ogni traccia ha un’opera pittorica di riferimento da cui Caparezza ha tratto ispirazione per comporre il testo. Il numero sei invece rappresenta il fatto che Museica è il sesto album del cantautore pugliese (il primo ad essere autoprodotto).
Che cos’è il genere musicale? É così semplice inserire un brano musicale, o in questo caso un album, all’interno di un genere ben delineato? Il quesito è complesso, e i recensori stessi non riescono a fornire una risposta coerente. Per la precisione solo due recensori, Luckasozzi (https://www.debaser.it/caparezza/museica/recensione) e Nicolò Rizzo (http://www.spaziorock.it/recensione.php?&id=caparezza_museica_2014) hanno esplicitamente inserito questo album in un genere definito: il primo nel genere pop, rock e sperimentale, l’altro nel genere rap. Gli ulteriori recensori invece, hanno rinunciato a inserirlo in un genere specifico, concordando che durante l’ascolto dei 70 minuti di musica si riscontrano diversi stili musicali. Quelli maggiormente riscontrati sono il rock, il punk, il raggae, il folk, l’hip hop e la musica elettronica. Si deve inoltre evidenziare che molti recensori si sono soffermati più sul riassumere la parte testuale delle canzoni e sul significato delle parole che sull’analisi musicale stilistica.
Per quanto riguarda le influenze, bisogna mettere l’accento sul fatto che, per quanto riguarda Museica, le influenze artistiche superano le influenze musicali. Sembra che tutti i recensori abbiano concordato sul fatto che Caparezza si sia fatto influenzare principalmente da pittori piuttosto che da musicisti. Infatti le influenze descritte riguardano pittori e scrittori quali Van Gogh, Michelangelo, Antonio Ligabue, Duchamp, Dante Alighieri, Shigeru Mizuki e molti altri. Tre recensori in particolare hanno però affrontato l’argomento delle influenze musicali: Andrea Podestà (http://www.lisolachenoncera.it/rivista/recensioni/museica/), Raffaella Brescia (http://www.ritrattidinote.it/recensioni/caparezza-museica-album-recensione.html) e Majunior91 (http://jucaffe.blogspot.it/2014/06/museica-laudioguida-delle-visioni-di.html): Andrea Podestà ritrova in Canzone a metà un riferimento a Smile dei Beach Boys, Raffaella Brescia scrive che «in Cover il cuore del Capa pulsa tra i Velvet Underground, Nirvana, Iron Maiden, Eminem, Depeche Mode e chi più ne ha, più ne metta» e Majunio91 riscontra nell’introduzione di chitarra distorta di Figli d’arte un riferimento al gruppo Rage Against the Machine.
Per quanto riguarda le collaborazioni, la maggior parte dei recensori ha citato principalmente il nome di Domenico dell’Osso, grafico della copertina, e Chris Lord-Alge, colui che ha svolto il lavoro di mixaggio. Altri due collaboratori citati sono stati Diego Perrone e Micheal Franti, due cantanti che hanno partecipato come voci aggiuntive. Per quanto riguarda i musicisti che suonano con Caparezza, sono stati ricordati solo il chitarrista e arrangiatore Alfredo Ferrero e il batterista Rino Correri.
Dall’analisi delle 19 recensioni prese in esame, si evince la complessità e la varietà di stili e influenze che sottostanno alla creazione di questo album. Caparezza ci mostra come sia possibile creare una forte co-relazione tra arti visive, letterarie e sonore per affrontare tematiche che appartengono ai giorni nostri, sempre mantenendo lo stile che caratterizza il la sua musica, fatto di giochi di parole e citazioni dalle più variegate fonti musicali, letterarie, artistiche, filosofiche, politiche e religiose.