Il mondo che volevo

Il mondo che volevo -Tōru

Questo brano deve la sua genesi esclusivamente a La Città della Canzone. Si tratta infatti di una canzone nata in corso d'opera, durante la notte prima del terzo giorno del workshop, dopo aver cestinato un'idea precedente che non sembrava trovare la sua strada.

Il mio intento era quello di costruire una narrazione , sia concettuale che estetica, di un moderno "far west", un occidente selvaggio carico di violenza e ipocrisia. In questo senso è stato fondamentale il lavoro collettivo nella ricerca di immagini evocative da inserire nel testo, nonché quello di arrangiamento (di matrice Morriconiana), svolto in maniera estremamente divertente insieme a Giancane e a tutti i ragazzi del workshop. Un esperimento davvero stimolante che , tra mani e piedi sbattuti, grandi tavoli presi a pugni e suoni western improvvisati, ha sfruttato la creatività generale. Credo che , in maniera cosciente o meno, questo brano abbia così rappresentato pienamente il significato di questa bellissima esperienza. E di questo risultato, non posso che essere decisamente soddisfatto